Garlasco, una nuova svolta nel caso del delitto di Chiara Poggi. A 17 anni dall’omicidio, emergono dettagli scioccanti che potrebbero cambiare radicalmente le indagini. La procura di Pavia ha aperto una nuova pista: non era solo Andrea Sempio nella villetta di via Pascoli il giorno dell’omicidio, ma ben tre persone.
Il 17 giugno si terrà un incidente probatorio cruciale. Gli inquirenti stanno esaminando impronte digitali e tracce biologiche, tra cui una misteriosa evidenza numero 33, rinvenuta su una parete. Si sospetta possa trattarsi di sangue o sudore.
Il DNA di Andrea Sempio, già trovato sotto le unghie di Chiara, sarà nuovamente analizzato. Ma l’indagine non si ferma qui: saranno esaminati anche i profili di amici di Sempio, un conoscente di Alberto Stasi, Marco Poggi, e alcuni carabinieri e soccorritori presenti il giorno dell’accaduto.
Questa nuova direzione potrebbe riscrivere la verità conosciuta finora. Il mistero di Garlasco si infittisce ulteriormente, alimentato da elementi che potrebbero portare a una svolta decisiva. Gli inquirenti sono determinati a identificare ogni possibile presenza sulla scena del crimine.
I cittadini e gli appassionati di cronaca nera sono in trepidante attesa. Cosa ne pensano queste nuove rivelazioni? Le opinioni si accavallano, ma una cosa è certa: il caso di Garlasco non è chiuso. La verità potrebbe finalmente emergere, dopo quasi due decenni di oscurità.
